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Carlo Emanuele Bugatti, Voltolino Fontani ( monografia), 1972
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Il primo critico d'arte di un certo peso a livello nazionale, che scrisse una monografia su Voltolino Fontani fu Carlo Emanuele Bugatti nel 1972. A quei tempi l'attenzione nei confronti del grande artista livornese non era molto elevata al di fuori dei confini cittadini, nonostante in passato Fontani fosse entrato a far parte della prestigiosa collezione Gustave Van Geluwe (un industriale fiammingo dell'abbigliamento orientato principalmente verso l'espressionismo belga e artisti come Picasso, Ensor e Permeke).
Bugatti, attuale direttore del Museo comunale d'arte moderna ( MUSINF) di Senigaglia, fu il primo critico d'arte ad accorgersi tra l'altro del potenziale artistico di Enzo Cucchi, curandone le prime monografie.
A distanza di 40 anni e dopo l'eccellente parentesi del 2002 con la monografia curata da Francesca Cagianelli, un'altro importante critico d'arte italiano si occupa del grande maestro livornese. Si tratta di Martina Corgnati, figlia di quel Maurizio Corgnati che fu l'ideatore del museo di arte contemporanea all'aperto di Maglione, una perla della creatività italiana al servizio della gente e della bellezza.
Martina Corgnati, che negli anni '90 curò alcuni cataloghi di Mario Madiai, all'apice della sua carriera, è nota nell'ambiente accademico italiano ed esperta di arte nucleare; il campo che interessò, all'inizio della sua parabola artistica, Voltolino Fontani.
Il 27 settembre presso il Museo Civico "Giovanni Fattori" di Villa Mimbelli verrà dunque presentata la monografia digitale sull'opera di Voltolino Fontani, con l'obiettivo di rendere ancora più noto il nome dell'artista livornese in campo nazionale ed internazionale. Del resto le potenzialità del web sono risapute e dopo la mostra pilota del 2002, il comitato Fontani, oggi trasformatosi in Archivio Fontani, si è impegnato più volte in questo senso.
Nel 2007 su invito di Adila Fontani e della curatrice del sito "Art on web-punti di vista sull'arte"( http://www.artonweb.it/artemoderna/artepostbellica/articolo14.htm) anch'io fui coinvolto in questa avventura, dando alla luce il primo articolo sull'Eaismo pubblicato su di un sito web ( escluso wikipedia).