Nel 2012 Giovanni Gelati fu nominato "Giusto tra le nazioni" da parte dello Stato d'Israele per aver salvato durante la seconda guerra mondiale i bambini ebrei Piera e Arnaldo Rossi.
Giovanni Gelati si trovava sfollato nel 1944 a Coreglia Antelminelli un paesino della lucchesia, speranzoso di trovare finalmente un pò di requie. Ma il paese era in subbuglio, dal momento che il podestà era stato rapito dai partigiani. A Gelati fu offerto di sostituirlo, ma lui accettò soltanto a patto di non pronunciare alcun giuramento. Divenne di fatto una sorta di podestà antifascista che, grazie a quel ruolo, riuscì a mediare tra nazisti e partigiani, evitando al paese un inutile quanto possibile bagno di sangue ( che avvenne invece nella non lontana Sant'Anna di Stazzema).
L'atto più coraggioso di Gelati fu però quello di mettere in salvo due bambini ebraici, figli di un suo amico. In questo ebbe un importante ruolo anche la moglie Lydia che nascose insieme a lui i bambini facendoli partecipare alle messe domenicali.
Finita la guerra, Giovanni Gelati divenne un grande avvocato di Livorno e della Toscana, famoso per le sue doti oratorie e per la sua vasta cultura. Le sue capacità relazionali sono testimoniate anche da un volumetto che soleva scrivere alla vigilia del santo Natale e che distribuiva a tutti i suoi amici e colleghi.
Sopra ne riportiamo uno scritto nel 1983.
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