Il Pollo livornese protagonista dei cartoon americani |
Il porto di Livorno è stato sempre al centro dei traffici commerciali internazionali. All'inizio del XIX secolo si iniziò ad esportare in America anche una particolare razza di galline e polli toscani che divennero subito noti con il nome di "Leghorn chicken" e "Leghorn foghorn".
In questo caso si trattò proprio di un evento fuori dell'ordinario in quanto dei prodotti non necessariamente livornesi o di produzione esclusiva livornese vennero conosciuti in tutto il mondo come se fossero labronici. La "leghorn chicken" oltre ad una varietà di gallina diventò quindi un vero e proprio marchio commerciale, generato dal connubio tra gli Americani e la forza strategica e reale del porto di Livorno.
Si può dire che la parola "Leghorn" oggi sia percepita dagli americani più come sinonimo di "pollo" che come sinonimo di città ( Livorno).
La gallina livornese giunse poi nel Regno Unito, in Olanda, in Australia, in Canada e solo in Germania assunse la denominazione di "gallina italiana". Si creò inoltre il primo "Leghorn club" in Gran Bretagna, ovvero un'associazione che aveva il compito di preservare la razza (avicola) livornese. A questo club sorto nel 1876 e attivo anche ai giorni nostri ne seguirono altri in tutto il mondo.
Ma che cosa avevano le galline livornesi in più rispetto a tutte le altre ( per esempio le padovane) ? Produzione di uova sopra la media, bontà delle uova eccezionale, colorazione bianca delle uova stesse. Le galline poi erano straordinarie a livello estetico e venivano usate anche per delle competizioni di bellezza.
Nel 1946 l'americano Robert McKimson ideò il cartone animato "Foghorn Leghorn" (il Pollo livornese), prodotto dalla Warner Bros per diciassette anni nell'ambito dei famosi "Looney Tunes" e "Merrie melodies". Il pollo aveva un accento del sud degli Stati Uniti e scimmiottava un senatore americano. Fu uno dei cartoni animati più famosi nella storia degli Stati Uniti ed ebbe anche un successo planetario.
I polli e le galline livornesi sono poi incredibilmente somiglianti alla gente di Livorno, dal momento che non amano la coercizione e vogliono vivere liberi.
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