Molto spesso tra i grandi personaggi livornesi ci si dimentica di Moses Haim Montefiore, una delle maggiori personalità dell'Inghilterra vittoriana dell'800.
Questa dimenticanza è frutto probabilmente della diffidenza o del pregiudizio nei confronti dei cosiddetti "livornesi di foravia", come si identificano nella città di Livorno i labronici che se ne sono andati verso altri lidi italiani o stranieri.
Ma chi era Moses Montefiore, nato a Livorno da famiglia ebraica sefardita originaria della città labronica ? Inizialmente era un uomo d'affari che ebbe molto successo anche grazie alla parentela con Nathan Mayer Rothschild ( anche se era già ricco di famiglia). Con Rothschild aveva fondato l'Imperial Continental Gas, una società che aveva impiantato l'illuminazione a gas in varie nazioni del Nord e Centro-Europa, e L'Alliance assicurazioni ( l'odierna RSA), diventando poi direttore della Bank of Ireland.
A quarant'anni, ormai ricco sfondato e forse stufo di quelle attività, decise di votarsi alla filantropia. Maturò una fede meno svogliata e si gettò in imprese anche impossibili come quando tentò di liberare il piccolo ebreo convertito cristiano, Edgardo Mortara, a Roma.
Fondò un'intera città in Palestina e grazie ad un suo prestito ( e ad uno di Rotschild) ottenne l'abolizione della schiavitù nel Regno Unito. Fu nominato baronetto dalla regina Vittoria e divenne anche sceriffo di Londra.
Di questo insigne figlio di Livorno, menzionato anche nell'Ulisse di Joyce ( episodio 4), esiste una lapide vicino alla sinagoga ebraica di via Benamozegh, che ricorda la sua nascita livornese.
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