Nel video presentato sopra si parla fugacemente delle vicende di Ilio Barontini, il "comandante Dario" di tante imprese antifasciste, il guerrigliero che per qualcuno rappresentò un Che Guevara ante litteram. Una delle poche personalità ( non sappiamo se l'unica) a cui venne appuntata al petto la bronze star medal ( inglese) e l'ordine della stella rossa ( sovietica).
Fu anche combattente in Etiopia, su invito del Negus Haillè Selassiè, che lo nominò per l'occasione "vice imperatore di Etiopia".
Un vero gigante che la storia non ha apprezzato sufficientemente e che anche Livorno, al di là di qualche gara remiera o intitolazione di strada, non ha saputo valorizzare. D'altra parte, Barontini non lasciò memorie personali, libri o documenti, e questo alla fine non ha favorito la giusta rivalutazione della sua azione militare, politica e soprattutto umana.
Nato a Cecina, morì in un incedente stradale nel 1951.
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